mercoledì, dicembre 08, 2010

Musical

Ehilà! è un po' che non ci si legge eh?
Sono successe un po' di cose, magari un giorno ve le racconterò... ma non ora.
Quello che volevo dire è che ieri, su diretta ispirazione di mio fratello... siamo andati a vedere un musical.
Volete sapere il titolo? non lo immaginate?

Cavolo

Mi è piaciuto un sacco. Ecchiseloaspettava?
Tra le categorie di film che non apprezzo, un posto particolare è sempre spettato ai film/musical, in genere tutti quei film dove gli attori parlano per un po', poi si girano verso la telecamera ed iniziano a cantare mentre i passanti si trasformano in ballerini acrobati... ecco, non è che li abbia mai apprezzati, e solitamente giro canale...
Per cui non ero troppo ispirato all'idea, poi ho deciso di seguire un antica filosofia orientale che si basa sull'incremento delle esperienze viste come momento di crescita, una filosofia dei primi anni del trecento e che si chiama "Perchè no?", ed eccomi a casa di mio fratello a cambiarmi per andare allo spettacolo senza neppure passare da casa.

Dicevo che lo spettacolo è stato notevole, e da buon novellino ecco le cose che ho apprezzato di più (in ordine rigorosamente casuale):

  • La velocità dei cambi di scenografia.
    Lo spettacolo era un continuo di cambi di scenografia, con lavatrici che arrivavano da un lato, sfondi cittadini che comparivano da dietro, insegne luminose che sbucavano dal nulla, e tanto altro. Abituato al teatro tradizionale, quello dove la scenografia non cambia, o comunque se cambia lo fa solo nell'intervallo, sono rimasto affascinato dalla sincronizzazione del tutto
  • Le voci dei cantanti.
    Ammetto che erano così perfette che all'inizio ho pensato fosse in playback... ma dopo che un attore ha cannato una parola ho fugato ogni dubbio.   
  • La dovizia dei particolari.
    Luci delle lavatrici, scintille quando il martello colpiva il ferro... cose così
  • La donna tigre.
    C'era un'attrice che in una scena era dipinta da muso di tigre ed era mimetizzata in un poster a forma di (appunto) muso di tigre... saranno i colori, sarà la voce... ma  l'ho trovata sublime (mi ero espresso in altro modo la sera del musical, ma ora sono tornato educato)
beh... se vi capita andate a vederlo un musical... anche se non sopportate la fata madrina di Shrek 2 quando si mette a cantare... non ne rimarrete delusi.


Certo, a fare i precisini non sono stati proprio perfetti, ma forse queste imperfezioni hanno completato un quadro che altrimenti sarebbe stato surreale.

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