sabato, novembre 06, 2010

Fenomenologia da autolavaggio

Il sabato mattina aiuto un amico in un autolavaggio...
ecco...
non so...
sarà il lavoro puramente fisico che non richiede grandi sforzi mentali...
sarà il rumore dell'aspiratore che mi distacca completamente dal resto del mondo...
però ogni volta che sono lì mi vengono un sacco di idee per post che poi, quando arrivo a casa, sono già andate via e chi se le ricorda?
A volte invece me le ricordo, ed allora escono fuori i miei soliti racconti con poca punteggiatura e parentesi a go-go.
Tipo oggi ho pensato a come le persone cercano di giustificarsi in automatico quando si sentono in colpa.
Anche se nessuno gli chiede niente.
Ci ho pensato perchè un signore aveva una macchia strana sul sedile... no! Niente di volgare... quelle hanno altre forme... lasciate stare che ormai sono un esperto!
Però lui, appena ho aperto la portiera, e nonostante non avessi ancora neanche guardato il sedile, si è subito giustificato alludendo alle piogge ed ai vestiti di conseguenza macchiati.
Ma tanto a me non mi interessava mica.
Per me nella tua macchina ci puoi fare e trasportare tutto quello che vuoi. Basta solo che non ti lamenti se trasporti fango e cemento eppoi la macchina non ritorna come nuova.

Gente strana.

Però è vero. Anch'io tendo a giustificarmi molto. All'istante la vedo come una spiegazione. Non tanto come una giustificazione, ma come un aggiunta all'operazione che sto facendo... come se all'interlocutore interessasse qualcosa.
Beh... grazie ad un aspiratore ho capito che in verità sono tutte giustificazioni le mie... ed allora cerco di scavare più a fondo per capirne il senso.
Insicurezza?
Coda di paglia?
Alopecia?

restate sintonizzate e magari ve lo dirò... sempre se lo scopro.
Per l'intanto cercherò di giustificarmi di meno.

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