martedì, settembre 26, 2006

Tentare è il primo passo per il fallimento

Rubo questa frase ad uno dei personaggi più rappresentativi del nostro secolo (Homer Simpson) per ammettere un mio forte limite.
Non faccio un sacco di cose nuove se non mi sento in grado di fare subito una mega prestazione.
Per questo motivo non ho mai fatto tante cose, oppure ho abbandonato subito se vedevo che non ero "er mejo". Eccone un breve elenco:

-Fare il karaoke
-Ballare
-Giocare a calcio in una squadra di serie A
-Giocare a carte (lo faccio il minimo indispensabile)
-Correre
-Andare alla capanna Margherita
-Partecipare alle gare dove vince chi mangia di più
-Fare videoediting
-Suonare uno strumento musicale
-Partecipare ad una gara automobilistica
-Andare in discoteca a provarci con la prima tip che mi "attizza"
-Arruolarmi nei caschi blu
-Prendere il brevetto di volo
-Giocare a bowling
-Scommettere sui cavalli
-Giocare al fantacalcio
-Costruire miniature di edifici celebri con le caccole
-Costruire un muro di mattoni
-Fare un pupazzo di neve
-Sciare
-Scrivere un libro
-Rompere la pignatta a bastonate
-Iscrivermi a Lettere
-Trovare la cura per una malattia
-Farmi crescere i capelli
-Capire perchè le macchine girano sempre a Morca
-Fare acquisti al mercato
-Andare a caccia di gadget alle fiere
-Comporre musica
-Arrampicarmi sulla pertica
-Attaccare la coda all'asino
-Parlare il dialetto
-Giocare al livello difficile di qualunque gioco
-Realizzare elenchi brevi

...ebbene sì, non so fare un sacco di cose!

giovedì, settembre 21, 2006

Il matrimonio del mio migliore amico


Eh già! Stiamo diventando grandi!
Domenica uno dei miei migliori amici, sicuramente il più longevo (andavamo insieme a fare i pic nic sul fiume... a 1 anno!) si sposa ed entrerà presto nella cerchia delle persone che hanno deciso con chi vogliono passare il resto della loro vita.
Lo ammiro molto, e sono commosso all'idea di esser stato eletto fotografo ufficiale (spero di esserne all'altezza), e voglio dedicargli questo post, in assoluta venerazione.

Perchè lui è l'esatta definizione della persona che si è "fatta da sola", ed è l'esatto mio contrario di ragazzo viziato e che ha trovato sempre la pappa pronta.
Non voglio raccontare i suoi fatti personali, rischierei una denuncia per la privacy, e non voglio disegnarlo neanche come un martire, voglio solo cercare di esprimere la mia profonda stima e l'affetto che provo per lui.

Ed anche la mia invidia!

Ho provato a proseguire molte volte questo post ma immancabilmente faccio la figura di quello che si piange addosso, mentre tutto questo non è vero perchè, per quanto sia frustrato per non aver ancora finito gli studi, sono estremamente soddisfatto di come sta andando la mia vita. Faccio un lavoro che mi piace, studio, ho una ragazza che mi illumina le giornate, vado ai concerti dei Pearl Jam, ho sufficienti conoscenze (tranne l'italiano stentato)per barcamenarmi nel mio principale interesse (l'informatica) e non mi manca niente.
Certo, più di una volta ho avuto il desiderio di allontanarmi dal nido ed andare a vivere da solo, e più di una volta ho dato la colpa allo studio (da lì la frustrazione) per non aver ancora raggiunto la libertà necessaria per poter fare davvero tutto quello che volgio, o almeno averne l'illusione, ma a parte ciò, non mi posso lamentare.

Tra l'altro adesso posso vantarmi perchè farò le foto ufficiali al matrimonio del mio amico!

PS. Se cliccate sul titolo, andrete ad una pagina di scherzi per i matrimoni, magari vi interessano!

martedì, settembre 19, 2006

17.09.2006 - Datch Forum - Milano, Italia



scaletta: Go, Last Exit, Save You, World Wide Suicide, Corduroy, Severed Hand, Unemployable, Even
Flow, I Am Mine, Man Of The Hour, MFC, Daughter / (Another Brick In the Wall Pt. 2), Faithfull,
Comatose, State Of Love And Trust, Why Go
bis 1: Picture In A Frame [cover di Tom Waits], Parachutes, Black, Crazy Mary, Given To Fly, Alive
bis 2: Do The Evolution, Big Wave, Leash, Rockin' In The Free World, Yellow Ledbetter



Io c'ero, sono nella foto (see... magari)
Un esperienza unica e fantastica.

A due giorni dal concerto, non trovo ancora le parole per descrivere il mio stato d'animo in quelle due ore e mezza, interrotte da due pause (ma, come dice il Busca... non hanno più trent'anni!), piene di canzoni impossibili da classificare. Hanno preso a piene mani dal primo album fino all'ultimo Pearl Jam e i miei occhi hanno smesso di brillare solo quando gli ho forzatamente chiusi una volta nel letto.
Lo rifarei milioni di volte, andrei di nuovo alle 18 in coda attendendo l'apertura dei cancelli anche se il concerto inizia 3 ore dopo.

Trovo grosse difficoltà ad esprimere la mia estasi, che ancora si protrae grazie alle foto dei forum ed alla mia mente che è ancora là a cantare "...i'm still alive...".

Difficile trovare una scaletta migliore, anche perchè qualsiasi canzone loro esprime qualcosa per qualcuno, e non puoi non unire il tuo stato d'animo al suo ed iniziare un coro all'unisono.
Fantastico anche il pubblico (noi). Non ho enorme esperienza di concerti, ed anche se quelli che ho visto sono sempre stati seguiti dal pubblico, in questo sentivi una sorta di legame tra loro e noi. Non c'è stata una canzone dove non si battessero le mani a tempo, oppure si cantasse trasformandoci in un enorme "settore" coristi, nonostante per molti cantare in inglese significasse emettere suoni gutturali simili alle parole usate nei testi.

Sono in estasi, e non vedo l'ora esca il cd del concerto, per poter ancora una volta rivivere quelle emozioni.

martedì, settembre 05, 2006

Il mio personalissimo angolo del libro consigliato!

Non è una vera e propria rubrica, anche perché al terzo post devo ancora carburare ed entrare nell’ottica di scrivere periodicamente qualcosa, ma oggi voglio fare spudorata pubblicità ad un libro che ho acquistato per leggerlo durante le vacanze: “Improbabile” di Adam Fawer.

Già solo il fatto che ne parli al terzo post indica che l’ho alquanto apprezzato. Ed in effetti lo consiglierei a tutti coloro che apprezzano i ritmi veloci dei libri di Ken Follett, uniti ad un briciolo di calcolo delle probabilità.

Il libro racconta di un ex professore di calcolo della probabilità che, avendo abbandonato gli insegnamenti per problemi di salute, si ritrova a sfruttare le sue capacità matematiche per giocare d’azzardo, finendo chiaramente nei guai, altrimenti il libro non sarebbe iniziato, e cercando di uscirne fuori sia grazie alle sue capacità, sia grazie ad una buona dose d’azione che vi farà divorare le circa 400 pagine del libro.

Assolutamente consigliato a tutti gli amanti di quei libri che, come “il teorema del pappagallo” ed il più blasonato “Codice da Vinci”, restano in bilico tra la risoluzione mentale di un problema e schivare un colpo di bazooka!

Le meraviglie del podcast

Eccomi di ritorno dopo una già lunghissima attesa, motivata dalle vacanze e dall’ardente desiderio di installare l’ADSL a casa mia, per poter inserire tutti i post quando più mi fa comodo, ma questo lo leggerete poi.

Con questo post voglio fare un elogio al podcast.

Ok, non è una tecnologia nuova, esiste già da un po’, ma prima non avevo l’ADSL e scaricare anche solo un file da un mega era un supplizio. Ora invece, in 2 giorni ho scaricato da Itunes circa 700 mb di podcast, ovviamente gratuiti, tra cui quello degli happy tree friends!

E’ bello avere la possibilità di condividere contenuti multimediali gratis (seppur la maggior parte ha carattere pubblicitario) in maniera del tutto legale, senza doversi affidare al P2P, altro mondo nel quale non ho mai avuto esperienze dirette, non avendo l’ADSL!

Mi si apre un mondo nuovo e mi vien voglia di informarmi per crearne uno mio, non fosse che non so cantare, non so recitare, non so ballare, per cui è meglio che non faccia nulla