Parlare di nulla.
sfrutto un attimo di presunta calma per sfogliare l'elenco degli argomenti da trattare ed ecco che, verso il fondo, trovo questo interessante concetto... parlare di nulla.
Tempo fa, lessi un capitolo di un libro di Scott Adams (il principio di Dilbert), nel quale differenziava un essere umano normale da un essere umano ingegnere, illustrando tutta una serie di caratteristiche tra le quali l'utilizzo della parola con l'unico scopo di ottenere informazioni.
In effetti, generalizzando, esistono due tipi di "umani", quelli che vogliono limitare al massimo le "cose futili" e quelli che nelle cose futili ci sguazzano e vivono felici.
Ok, ok, esistono milioni di sfumature e bla bla bla... però voglio soffermarmi negli estremi, anche perchè io mi sento un po' di far parte di uno di questi poli, con conseguente invidia per chi è dell'altra parte.
Io voglio riuscire a parlare di nulla.
Ma non ci riesco! In ogni dialogo cerco di mettere un qualcosa che dia del valore aggiunto all'argomento... un qualcosa che dia la sensazione a tutti i partecipanti di aver imparato qualcosa di nuovo. Di conseguenza trovo incredibilmente inutile parlare del tempo o perdermi in discussioni frivole quali il calcio, il tempo ed i soliti stereotipi... però trovo assolutamente invidiabili coloro che riescono ad intavolare un discorso banale e girarlo in breve tempo in qualcosa che possa definirsi dialogo.
La mia invidia nasce dal fatto che nella società moderna, se vuoi conoscere gente nuova, e farle capire che non sei quello che si possa definire un italiano medio (ma anche qui ci sarebbe molto da discutere), devi attaccare bottone (ovvio); ed è molto più facile attaccare bottone chiedendo "ma non ci siamo già visti da qualche parte?" piuttosto che esordire dicendo "Lo sapevi che Microsoft ha appena riparato una falla in Windows che esisteva da 17 anni?".
Ma parlare di nulla non è solo quello.
C'è un parlare di nulla che non centra nulla (e scusate il bisticcio di parole) con il rompere il ghiaccio.
é il parlare di nulla che si instaura tra due persone, quando scocca qualcosa che non sai descrivere ma che ti fa ritrovare fermo in un parcheggio a guardare le stelle ed a discutere su quante siano; oppure ti porta davanti ad una macchinetta del caffè, a parlare di saggezza; o sdraiato su un letto con Indiana Jones di sottofondo che schiocca la frusta.
In questo a volte sono bravo... o almeno credo. Più che bravo, direi che mi ci trovo bene, quando la persona che ho davanti è una persona con la quale sto veramente bene, e sento che parlare di nulla non è inutile, è solo un modo per fare qualcosa insiseme e non è necessario far sapere quanto vali... o almeno, non ti importa. Perchè stai bene. Punto.
Per cui, a conclusione di tutto, come nel più squallido temino delle elementari, posso dire che invidio chi riesce a parlare di nulla in ogni situazione... io non ci riesco... io vorrei... non vorrei... ma se poi...
1 commento:
Meglio un discorso che ha un fondo di filosofia che un discorso sull'ultimo eliminato del grande fratello...a mio parere.
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