venerdì, agosto 24, 2007

Riflessioni da 5 euro


Sarà il sopraggiungere del termine delle vacanze, sarà il vago sapore nella mia mente di “assenza di qualcosa”, ma, sfruttando nel contempo il PC di Mara che, a detta sua, non funziona, provo a postare qualche sfogo mentale, cercando di venirne fuori.
C'è che inizio ad essere stufo di essere italiano.
Non sopporto il modo in cui i nostri potenti aggiustano il tiro per poter tirare la carrettta ancora fino alle prossime elezioni. La sensazione che ho è quella di una famiglia disagiata che arriva a fatica a fine mese e che, al 15, quando riceve lo stipendio, non sorride per avercela fatta ancora, ma si dispera perchè c'è un altro mese da affrontare. Non sopporto che ovunque mi giro c'è l'opposizione, qualunque essa sia, non voglio farne un discorso politico, che si esalta ad ogni fallimento del governo, che inneggia alle dimissione, come se cambiare governo ogni anno fosse la scelta migliore, oppure una maggioranza che, ignorando completamente le proteste della gente (non degli avversari politici), non mette una mano sulla coscienza e decide di cambiare, magari dimettendosi volontariamente.
Non ho molti motivi per invidiare gli americani, anzi tendenzialmente non lo faccio, ma vorrei una sfida elettorale intensa appena prima (un anno?) delle elezioni, dopo la quale chi perde non scassa la m°°°°a a chi ha vinto, ma si prende un bel block notes e si segna tutte le cavolate fatte dagli altri durante il loro governo e le usa nella prossima campagna.
É chiaro che, ogni volta che chi è al potere fa una cavolata, se glielo rinfacci ogni giorno, prima o poi convinci l'elettore che ha sbagliato nel suo voto in passato, ma... non siamo sulla stessa barca? Perchè tu, opposizione, nel voler smontare gli “avversari” non ti accorgi che molte volte arrechi danno a tutto il tuo Paese?
E noi comuni mortali viviamo la giornata e subiamo i loro intrecci alla beautiful, pensando esclusivamente ad avere il telefono più bello (perchè in Italia sembra che tutto ruoti solo ed esclusivamente su cellulari e lettori mp3... meglio se tutto in uno!).
Stiamo perdendo il senso della realtà.
Non dico che dobbiamo tornare a vivere come Heidi per accorgercene, ma neanche passare le giornate pensando al nuovo acquisto che faremo (sempre a rate, mi raccomando) e limitarci a lamentarci quando i soldi mancano a fine mese.
Quanti di voi si possono permettere di affrontare tutte le spese con il loro stipendio (senza appoggiarsi alle, spero per voi, facoltose tasche dei genitori/nonni)?
Chi, come me, vive ancora a casa con i genitori, ha provato a fare due conti ed a vedere se riuscirebbe a vivere da solo? Probabilmente sì, altrimenti sarebbe già uscito di casa!
Ma con che serenità mi potrei trasferire se poi, tra tasse, affitto, spese fisse (si dovrà pur mangiare e cambiare i vestiti quando si bucano), non rimane altro?
Per non parlare dell'idea di mettere su famiglia!
Ed io mi devo sentire le lamentele dei miei che vogliono diventare nonni...
Quando parte il primo treno per la Svizzera?

1 commento:

Anonimo ha detto...

germania. tanto il tedesco lo impari comunque per la svizzera no? nel nord della germani ho visto che le cose costano metà che qui.