giovedì, ottobre 29, 2009

Il magico mondo dei rapportini

ho sempre amato il lavoro.
L'ho sempre trovato un mezzo per sentirti realizzato... ancora meglio se facendo qualcosa che ti piace.
In tutta onesta, sono uno di quelli che se prendesse un 6 pieno al super enalotto, mi sveglierei lo stesso alla mattina e mi recherei lo stesso al lavoro... bè, magari ci andrei su un macchinone, e non su un utilitaria, ma ci andrei lo stesso.
Nel precedente lavoro, ero l'amministratore di sistema (pomposta definizione per dire "il tizio che ripara i PC e la rete") di una ditta di Gattinara con 2 stabilimenti e circa 20 PC, 2 server ed un sito internet.
Il lavoro mi piaceva un sacco. Mi trovavo letteralmente a spaziare dai problemi più complessi, come la pianificazione degli interventi sul server, ad altri decisamente di caratura inferiore, come controllare il passaggio dell'ora solare sulla timbratrice.
Quello che non sopportavo, a parte il fatto che c'era gente convinta che se non ti vanti con gli altri allora non stai lavorando (ma questo è un altro discorso), erano i rapportini... uno strumento di tortura psicologica. Mascherato abilmente con la scusa di poter ottimizzare l'assegnazione dei lavori, era lo strumento utilizzato per capire chi non aveva niente da fare rispetto a chi era "ciapato".
Io ero nel mezzo. Il fantastico mondo informatico, infatti, rispetta le leggi di Murphy, per cui si intervallavano periodi tranquilli, nei quali riuscivo a programmare il mio Magassimo (non è un refuso), ed altri dove non riuscivo neanche ad alzarmi per andare in bagno (contro le 10 (dieci) pause caffè di altra gente... ma anche questo è un altro discorso, e comunque, se sei il capo/vice capo, puoi fare quello che vuoi e secondo me è giusto; se sei un normale impiegato mi fai solo girare le scatole).
Come in ogni ditta che si rispetti, i rapportini venivano usati per vedere quanto non lavoravi e non per quanto lavoravi, quindi diventava difficile giustificare le giornate calme che, paradossalmente, me le ero create io configurando i PC in modo da non guastarsi... (Simpatica analogia, citando Ficarra e Picone. Il farmacista è un lavoro terribile. Considera che se il paziente guarisce, perdi un cliente. Se il paziente muore, perdi un cliente... il segreto è tenerli in agonia).
Bè, fatto sta che, un po' per la crisi, un po' perchè la mia figura non era ritenuta indispensabile, sono stato una vittima della crisi e mi sono ritrovato senza lavoro.

Ora, ho un nuovo lavoro, mi piace un sacco, forse anche di più (slap, slap). Torno a casa tardi la sera ma non mi pesa, di lavoro ce n'è tanto... ma ci sono anche i rapportini... aargh!
Qui, probabilmente perchè il lavoro, fortunatamente, non scarseggia, attualmente funzionano i rapportini in anticipo, cioè si indica prima, tipo appuntamento , le cose che cercherai di fare il giorno/i dopo eppoi ci vai a segnare le ore che ti hanno impegnato le varie mansioni.
Per ora va tutto bene, tra i lavori c'è un progetto con una ditta esterna, un progetto che richiederà diverso tempo, diviso in moduli con delle date di consegna da rispettare.
Il progetto prosegue, ma qualche inconveniente ha causato alcuni ritardi... sapete qual'è la soluzione proposta dai clienti per poter mantenere rapporti più stretti di collaborazione? sì... i rapportini! Ogni giorno si ha da mandare un rapportino con i progressi ed i dubbi.

AAAARGH!

non se ne esce!

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