sabato, ottobre 24, 2009

l'uomo delle barzellette

ed eccomi a casa, di sabato... per cause di forza maggiore (e lasciamo stare che state mangiando...) a scrivere qualcosa, mentre ascolto il podcast arretrato, mi aggiorno leggendo i blog ed insulto un pc che sembra non voglia funzionare proprio.
ho notato che sto raggiungendo i 100 post, e per quanto questo non sia un traguardo particolarmente soddisfacente (il sito è attivo da un "fracco" ma non ho mai scritto molto in verità), ho deciso di dare un colpo di spugna a questi ultimi 5 post in modo da raggiungere il traguardo in breve tempo.

Ieri sera, quando ero già malato, ma i farmaci ma davano l'illusione di stare bene, sono stato invitato ad una cena all'interno di un circolo, come ringraziamento per il servizio di volontariato in occasione di una gara podistica... a dire il vero non è che abbia aiutato così tanto, giusto durante l'iscrizione dei partecipanti ed un po' di foto (200) dei corridori più o meno stremati che raggiungevano il traguardo e che sono finite sul sito dell'associazione stessa, però la gentilezza degli orgnizzatori è stata tale da invitare anche me a questa cena, dichiaratamente alla buona, per suggellare la conclusione delle manifestazioni.

Beh... è stato bello entrare in un circolo, la gente era tutta amichevole, anche se eravamo "stranieri", ed ho constatato come il mondo si assomiglia un po' tutto.

Durante la cena, il discorso è stato piacevole e centrato su tutti i tempi più classici di ogni circolo valsesiano... funghi, montagne, venditori di prodotti alimentari che producono cose così buone che ti chiedi perchè non sono ricchi e famosi invece che essere conosciuto solo da poche persone, patata, ecc...
Bis d'obbligo... tutto buono nella sua semplicità (a proposito, ho scoperto che può essere sottilissima la distinzione tra arrosto e brasato, e che molto dipende dal contorno), momento caffè eppoi... eccolo!
Lo sapevo che ci sarebbe stato anche qua, ed un po' l'avevo già identificato all'inizio... l'uomo delle barzellette.

Ecco... un tempo io ero un uomo delle barzellette, ed ogni tanto, se gli spettatori meritano, sfoggio anchora le mie battute, che più assomigliano a mini freddure, ma che per ora hanno sempre fatto la loro figura; dicevo, un tempo lo ero anch'io, ed ho sempre pensato sia un personaggio rischioso ma di grande potenzialità.
Già, rischioso perchè se non le sai raccontare ci fai brutta figura... chi si ricorda la barzelletta "vieni che ti faccio un mattone" declamata da Paolo sul pulman e che ci faceva ridere solo perchè lui la raccontava malissimo?
Ma se hai i tempi giusti... successo garantito! anche se sono vecchie (le battute, non le ascoltatrici...).
Eppoi, la magia del barzellettiere è quella di riuscire a raccontartela in modo così leggero che ti scatena la risata e ti azzera le siapsi, in modo che la prossima volta, anche se te la racconta di nuovo, tu la riascolti volentieri e ridi comunque, anche se la sai già... questione di tempi... davvero... non sto scherzando!
Ecco, dicevo, ieri sera l'ho visto subito, appena entrato, e come da copione, quando il caffè ha raggiunto l'arrosto/brasato nello stomaco, ecco che si alza, con la scusa di sgranchirsi le gambe e, con una mossa classica ha iniziato lo spettacolo che ormai pregustavo da un paio d'ore.

Mossa classica? certo! il tocco del braccio del vicino agganciandosi ad una sua frase per partire con una storiella che non necessariamente centra con l'argomento ma che è tipicamente volgare, anche se con termini molto parchi, giusto per sondare il pubblico.

(
esempio 1:
-Amico: "Eppoi ho portato la macchina dal meccanico e c'era una bellissima donna... che se non fossi sposato..."
-Barzellettiere: Si alza, tocca la spalla e dice "già, ti conosco bene! ah ah! una bellissima donna? come quella bionda che va in un negozio di articoli sessuali per comprare un vibratore...."

esempio 2:
-A: "Sono andato all'ospedale l'altro ieri ed ora sto aspettando le analisi"
-B: Si alza, tocca la spalla e dice "vedrai che si sistema tutto... come è successo a quel signore che è andato al pronto soccorso con il membro duro e blu e..."

esempio 3:
-A: "Mi hanno preso sotto il gatto"
-B: si alza, ecc.. ecc.. "mi spiace... davvero... come quel signore che vuole andare a peripatetiche e..."
)

ed ecco che, in questo modo ha iniziato pure lui. Mi sono perso la prima barzelletta, ero troppo lontano, ma ho notato (ed apprezzato) lo stile con il quale, piano piano ed a suono si barzellette, si è sempre più portato al centro dell'attenzione, ed alla fine tutti, ad eccezione delle donne della cucina che parlavano, strano a dirsi, di cibo, tutti, dicevo, eravamo lì ad ascoltare una barzelletta dietro l'altra.
Io ammetto che le conoscevo tutte... l'ho detto che sono un professionista... però mi sono divertito un sacco per lo stile.

Ad ogni modo alla fine mi ha stupito, perchè ha dato sfoggio della nuova versione dei barzellettieri. A volte si pensa che alcune cose non possono cambiare, ma ho avuto la conferma che tutti e tutto si evolve nel tempo.
Ebbene, chi avevo davanti non era un barzellettiere normale, ma un barzellettiere 2.0... perchè teneva le barzellette migliori archiviate sul telefonino, per non rischiare di perderle, e le ha sfoggiate alla fine, quando la gente tendeva a tornare a casa, guadagnandosi altri 30 minuti di celebrità...

un mito!

ebbene, in conclusione, guardatevi intorno e vedrete che in ogni gruppo che si rispetti c'è un barzellettiere. Magari con sfumature rispetto a come l'ho descritto... ci può essere quello che si limita alle freddure, quello che infila una battuta a conclusione di un argomento, e quello che prende il microfono e le urla, ma c'è... e se non ne avete uno in compagnia... bè... siete tristi.

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