lunedì, ottobre 26, 2009

sempre la solita minestra


buona sera mondo.
l'ora è cambiata, le giornate si accorciano, cresce un po' di tristezza e le banalità continuano ad imperversare.
Festeggio il mio centesimo post con un post abbastanza piccato e cattivo.
Non me ne vogliate, se c'è una cosa di me che fa impazzire le donne (e ne ho a frotte... credetemi), è che talvolta sono spinto da un impulsività che mi permette di fare cose impensabili per un personaggio copì pacato e apatico quale sono.
Oggi sono un po' arrabbiato con le banalità e con il bisogno forzato che ha la gente di far sapere quello che pensa, senza che ci sia un reale bisogno e, soprattutto, parlando di gente senza chiedere quanto meno il permesso.
Mi riferisco soprattutto all'uso che si fa di facebook e delle possibilità di blogging in generale. Lo so che blogging è un termine pessimo ma pazienza.
Mi sono allontanato da facebook perchè ho iniziato a provare fastidio per le tutte le informazioni che ci girano dentro.
Diciamoci la verità. Quando uno sta bene, gli piace che si parli di lui, e trova bello e divertente farsi i fatti degli altri finchè gli altri stessi stanno bene.
In uno scenario fantastico, dove tutti sono felici ed il cielo è azzurro tutto l'anno, scrivere su faceboo che si sta andando al cinema o che si sta studiando per un esame è piacevole e leggero.
Ma quando le cose non vanno bene, qualunque azione di questo tipo può venire vista in maniera negativa e soprattutto circondata dalla frase velata... fatti i c@$$i tuoi.
Tutto questo è un discorso strano, nel quale mi potrei dilungare e perdere per delle ore, ma stasera devo uscire (vi piacerebbe sapere dove e con chi eh? ma avete letto poco sopra?) e non voglio perdere tempo.
Quello che voglio dire è che se tu mister X vuoi scrivere di me, o lo fai in maniera completamente anonima, che tanto io il messaggio lo capisco lo stesso, non sono stolto, oppure mi chiedi se puoi citarmi.
Questo perchè io, per qualunque motivo potrei non volere che si sappiano in giro certe cose, e se tu sei mio amico, dovresti contribuire a difendere il mio segreto.
Un esempio classico.
Se tu, scrivi su facebook una frase tipo: "oggi non vado a lavorare, sono troppo ubriaco", allora sono fatti tuoi. Se poi il capo è tuo amico su Fb e lo viene a sapere allora sei solo un pirla. Ma crei danno solo a te stesso.
Se invece scrivi: "che bevuta ieri sera con Jim... e che spettacolo la lap dance"... in un attimo metti in una situazione potenzialmente critica Jim, che magari ha nascosto agli altri il fatto che andava a vedere le spogliarelliste.
E questo è sbagliato... e se al posto di jim c'è il mio nome è tanto sbagliato... anche perchè io non ci volevo venire a vedere le spogliarelliste, mi ci avete costretto!

Eppoi... se non sai cosa scrivere... evita di scrivere un post dove dici che non sai cosa scrivere... non ti senti ridicolo?

Ok. Il momento cattiveria è finito. Ora rileggetevi la storia del barzellettiere... mi disegna meglio, ma ve l'ho detto che sono impulsivo... non controllo neanche se ci sono errori ortografici.

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